Il pittore nuorese delle forme astratte Mario Fois porta da trent’anni l’arte sarda in Italia e nel mondo. Disegna sin da bambino e si avvicina al mondo dei graffiti alla fine degli anni ottanta, quando ancora l’aerosol art era considerata da molti un atto vandalico. Più tardi concentra sulla pittura, imparando le tecniche di base “a bottega”; come apprendista dell’artista Pietro Costa e costruendo il suo personale senso estetico. Tra i suoi maestri principali ci sono Picasso e Schiele, Pollock e gli espressionisti astratti americani e gli artisti vicini alla street culture Haring e Basquiat.
A questi colleghi illustri, Mario Fois si ispira nel suo stile personale, ritraendo emozioni e stati d1animo attraverso la tecnica del dripping, creando immagini fortemente espressive. La continua ricerca personale si accompagna a un forte senso di appartenenza alla realtà artistica sarda contemporanea. Sin dall’inizio degli anni novanta è parte del gruppo fondatore del movimento Kentu Conkas Kentu Berrittas, che tra le altre cose promuove numerose esposizioni.
Questa tendenza continua anche ora, con le mostre collettive a cui l’artista nuorese partecipa portando la sua arte fino all’Asia e al Sud America. La produzione di Mario Fois non si limita alla pittura astratta ma include anche il disegno, la fotografia e i murales e alla riproduzione di lavori originali con nuovi materiali, come il legno e i gioielli. Queste opere sono ora disseminate in collezioni pubbliche e private e spesso riadattate a prodotti commerciali.
Testo: Gianna Mula
Foto: Ilaria Corda